Criteri di conversione delle poste in valuta
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi
della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio
realizzate in occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera
sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono
iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle attività
non correnti, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio ed
i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione
si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non
distribuibile fino al suo effettivo realizzo.
Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei
prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati
(principalmente contratti a termine su valute e opzioni su materie prime) per coprire i rischi
derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o a
operazioni future previste.
Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al
Fair value
alle
successive date di chiusura.
Le variazioni nel
Fair value
degli strumenti derivati che sono designati e si rivelano efficaci
per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad
operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione
inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o
le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o
passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul
derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella
valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell’attività o della
passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di
attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto
verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l’impegno contrattuale o
l’operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio,
quando una vendita prevista si verifica effettivamente.
Per le coperture efficaci di un’esposizione a variazioni di
Fair value
, la voce coperta è
rettificata delle variazioni di
Fair value
attribuibili al rischio coperto con contropartita di
conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti
anch’essi a conto economico.
Le variazioni nel
Fair value
degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura
sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura
giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di
copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura
rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in
cui l’operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l’operazione oggetto
di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel
patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell’esercizio.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come
derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a